Contrada Sciaranuova 2015
Passopisciaro
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Annata
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Alcool
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Occasione
Cena formale
Questa è un’annata di grande vitalità nelle viti, fertilizzate da un inverno piovoso, seguito da tanto calore durante l’estate. Il lungo periodo di pioggia durante i primi giorni di ottobre ha indebolito le bucce, una nuvola maligna rimaneva appesa e sgocciolava umidità per settimane. La rugiada brillava sui grappoli ogni mattina. La pioggia ha portato la muffa e altri problemi, quindi per tenere le uve sane siamo ritornati di nuovo nelle vigne dopo il diradamento per pulire le uve, grappolo per grappolo, chicco per chicco.
Potevamo aspettare di più per le viti ad alta quota per spingere ancora di più la maturazione grazie all’altitudine, al freddo, ai grappoli più scarsi, e tanto propoli per tenerli sani; in questa contrada, abbiamo raccolto il 18 ottobre. I vini di nerello sono buoni, vini di varietà, minerali e salati. L’annata non è come il 2012, né il 2014, però dipinge un quadro completo e strutturato dell’Etna, con un buono scheletro, alta acidità, e alcool basso.
Potevamo aspettare di più per le viti ad alta quota per spingere ancora di più la maturazione grazie all’altitudine, al freddo, ai grappoli più scarsi, e tanto propoli per tenerli sani; in questa contrada, abbiamo raccolto il 18 ottobre. I vini di nerello sono buoni, vini di varietà, minerali e salati. L’annata non è come il 2012, né il 2014, però dipinge un quadro completo e strutturato dell’Etna, con un buono scheletro, alta acidità, e alcool basso.
Riconoscimenti:
•Vinous Media: 92/100
•Wine Enthusiast: 94/100
•Wine Enthusiast: 94/100
65,00 €
Contrada Sciaranuova 2015
Contrada Sciaranuova 2015
Contrada Sciaranuova 2015
Passopisciaro
65,00 €
Denominazione | Terre Siciliane IGP | |
Vitigno | Nerello Mascalese | |
Tipologia | Rossi | |
Alcool | ||
Annata | ||
Formato | 75 cl | |
Abbinamento | Secondi di carne rossa | |
Occasione | Cena formale |
Questa è un’annata di grande vitalità nelle viti, fertilizzate da un inverno piovoso, seguito da tanto calore durante l’estate. Il lungo periodo di pioggia durante i primi giorni di ottobre ha indebolito le bucce, una nuvola maligna rimaneva appesa e sgocciolava umidità per settimane. La rugiada brillava sui grappoli ogni mattina.
Riconoscimenti:
•Vinous Media: 92/100
•Wine Enthusiast: 94/100
•Wine Enthusiast: 94/100
La pioggia ha portato la muffa e altri problemi, quindi per tenere le uve sane siamo ritornati di nuovo nelle vigne dopo il diradamento per pulire le uve, grappolo per grappolo, chicco per chicco.
Potevamo aspettare di più per le viti ad alta quota per spingere ancora di più la maturazione grazie all’altitudine, al freddo, ai grappoli più scarsi, e tanto propoli per tenerli sani; in questa contrada, abbiamo raccolto il 18 ottobre. I vini di nerello sono buoni, vini di varietà, minerali e salati. L’annata non è come il 2012, né il 2014, però dipinge un quadro completo e strutturato dell’Etna, con un buono scheletro, alta acidità, e alcool basso.
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Note
- Delicati sentori di macchia mediterranea, erba schiacciata, pietra focaia e note balsamiche di mentolo ed eucalipto prendono lentamente forma nel bicchiere.
- Il palato strutturato mostra allevamento e classe impressionanti, offrendo marasca essiccata, melograno, chiodi di garofano e anice stellato incorniciato da tannini a grana fine.
- Un finale minerale lo chiude.
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Abbinamenti
- Da accostare a secondi piatti di carni rosse.
- Temperatura di servizio: 16-18 C°.
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Affinamento
- Fermentazione alcolica per circa 15 giorni in botti d’acciaio.
- Invecchiamento 18 mesi in grandi botti di rovere.
- Imbottigliamento: Durante la luna calante dell’aprile 2017.
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Passopisciaro
Nel 2000, Andrea Franchetti ha deciso di restaurare un antico baglio con cantina sulle pendici del Monte Etna, in Sicilia. Il suo primo compito è stato di recuperare i vigneti terrazzati abbandonati da tempo e piantarne di nuovi con una densità di impianto di 12.000 piante per ettaro.
Passopisciaro
Nel 2000, Andrea Franchetti ha deciso di restaurare un antico baglio con cantina sulle pendici del Monte Etna, in Sicilia. Il suo primo compito è stato di recuperare i vigneti terrazzati abbandonati da tempo e piantarne di nuovi con una densità di impianto di 12.000 piante per ettaro.