

Da quattro generazioni scegliamo di coltivare i nostri vigneti seguendo la tradizione plurisecolare dell’Etna, usando molto limitatamente zolfo e solfato di rame, praticando il sovescio, la pacciamatura se necessario, l’aratura per aerare il terreno, la potatura manuale stretta, la raccolta a mano.
Gli impianti sono ad alberello o a spalliera bassa con piante comunque ad alberello e i vigneti sono siti su terrazze a gradoni sorrette da muri a secco. Il terreno lavico, la forte escursione termica tra il giorno e la notte e l’elevato irraggiamento solare diurno rendono uniche le uve raccolte, perfettamente mature, verso la metà di Ottobre.
La cantina è su più livelli, compreso il sottoterra scavato nella roccia lavica che consente condizioni di temperatura e umidità ideali e totalmente naturali. Le numerose botti di legno di grandi dimensioni di rovere di slavonia permettono un affinamento nel tempo come una volta e le precipitazioni naturali di fecce e tartrati. Le barrique di più passaggi sono usate per affinamenti di piccole partite. Le fermentazioni avvengono mediamente in botti di acciaio medio-piccole e piccole.